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Dott.ssa Flavia RICCA >>
L’esame ecocardiografico del cuore e dei grossi vasi è importante nell’ottica della prevenzione delle malattie cardiovascolari negli adulti e nei giovani. Dovrebbe essere considerata un’attività routinaria per tutti, specie per gli atleti che sottopongono spesso il loro fisico, ed in particolare il cuore, a notevoli sforzi.
Mentre infatti l’elettrocardiogramma basale (ECG) studia le caratteristiche dell’attività cardiaca in modo indiretto, cioè interpretando un tracciato dovuto alle modificazioni di un campo elettrico in quiete, creato appositamente al fine di osservarne i cambiamenti causati dalle contrazioni delle varie parti del cuore, l’ecocardiografia doppler studia il nostro apparato cardiocircolatorio in modo diretto, sulla base della emissione di ultrasuoni e della risposta, modulata a seconda delle varie strutture incontrate lungo il loro cammino. Questi “effetti eco” vengono captati e decodificati dallo strumento che alla fine ci mostra immagini reali delle parti esaminate, dando la possibilità di individuare facilmente modificazioni o danni alle strutture anatomiche studiate.
La flussimetria, collegata all’esame, permette inoltre di valutare la direzione e l’entità dello scorrimento del sangue attraverso le varie camere cardiache, delle arterie e delle vene, consentendoci di quantificare la validità della gittata cardiaca e la funzionalità delle singole valvole del cuore. Poter rendersi conto – ad esempio – se un “soffio” è innocente o invece dovuto ad un difetto valvolare, ci consente di giungere ad una diagnosi precoce e conseguentemente di adottare provvedimenti preventivi al fine di evitare maggiori danni futuri.