PSICOLOGIA

Psicologia

Psicologia di coppia, di gruppo, genitori e figli, disturbi individuali

I NOSTRI SPECIALISTI:
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Dr.ssa Alessia PACE >> >>

Psicologia individuale

La Psicologia individuale prende in esame l’individuo nella sua dinamica di processi consci e inconsci e lo considera come una unità mente/corpo indivisibile, originale e coerente nelle sue manifestazioni.

Psicologia di coppia

La Psicologia di coppia invece considera tutto ciò che riguarda le due persone in terapia tenendo in considerazione che esse uniscono due teste, due cuori e due storie familiari. Si tratta di due mondi che hanno bisogno di incastrarsi per poter ruotare in sintonia e che a volte può risultare così difficile da apparire impossibile: la nascita di un figlio, un lutto o una grave malattia di un familiare, gravi problematiche lavorative o economiche sono solo alcuni dei fattori che possono mettere in crisi una coppia anche “ben collaudata”.

Psicologia di gruppo

Il punto di forza della Psicologia di gruppo è la possibilità di condividere esperienze individuali trovando uno spazio di ascolto, un aiuto da parte del gruppo e la possibilità di essere orientati dal terapeuta che offre supporto e consulenza. Tutto ciò mette in moto un processo di cambiamento e riconoscimento attraverso il confronto con altre storie simili alla propria. In questo modo si può superare il senso solitudine e l’incertezza che spesso influiscono nella qualità della vita, migliorando sia lo stato mentale che quello psicologico facilitando anche i cambiamenti nella propria vita quotidiana.

Psicologia del lavoro

La Psicologia del lavoro studia la relazione tra i soggetti lavorativi e il loro contesto organizzativo prendendo in considerazione i fattori personali e interpersonali che hanno un ruolo chiave nella costruzione delle relazioni individuali e collettive. Vengono analizzati i comportamenti delle persone in specifiche situazioni lavorative ma anche e soprattutto durante lo svolgimento della loro attività professionale. L’obiettivo è quello di promuovere il benessere lavorativo aziendale e individuale.

Rapporto genitori e figli

Infine la Psicologia che studia il rapporto tra genitori e figli è un tassello fondamentale per la crescita psicologica del singolo individuo. Questa influenza è così grande perché è proprio attraverso questa relazione che si scoprono quegli elementi che saranno fondamentali nella vita e che diventeranno un punto di riferimento per il proprio futuro. Diverse fasi della vita richiedono particolari attenzioni: dall’età infantile all’adolescenza fino all’età adulta. In ogni periodo della nostra esistenza, il rapporto genitori-figli, risulta centrale nell’esperienza di vita di ogni singolo individuo.

Psicologia dell’età evolutiva e sistemico-relazionale

I NOSTRI SPECIALISTI:
Dr.ssa Elena SALVINI >>

Psicologia dell’età evolutiva

La Psicologia dell’età evolutiva è il settore della psicologia che studia il processo di sviluppo e di organizzazione delle persone nell’ambiente sociale sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, prendendo in considerazione il periodo che va dalla nascita fino all’età della maturazione sessuale e la piena integrazione nell’ambiente sociale.

È in questo periodo infatti che la personalità va acquistando una maggiore autonomia e maturazione nella comprensione della partecipazione affettiva e di socializzazione.

Solitamente questo processo viene diviso in cinque fasi:

  • prima infanzia (da zero a due anni)
  • seconda infanzia (da due a sei anni)
  • fanciullezza (da sei a dieci anni)
  • preadolescenza (da dieci a tredici anni)
  • adolescenza (dai tredici anni in poi)

Le divisioni sono convenzionali e ogni individuo può attraversare queste fasi ad età differenti.

Il passaggio da una fase all’altra implica spesso un periodo di crisi che è fondamentale per adattare la propria visione del mondo alla maggiore complessità della vita interiore.

Psicologia sistemico-relazionale

La Psicologia sistemico-relazionale spiega il comportamento dell’individuo focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui esso è vissuto, sul sistema, sulla rete di relazioni significative di cui egli è parte e in tal senso considera la famiglia come sistema transazionale soggetto a cambiamenti.

Secondo l’approccio sistemico gli eventi problematici di un singolo individuo influenzano l’intera famiglia come unità funzionale, con effetti che si estendono a tutti i membri e alle loro relazioni. Il sintomo non viene più considerato come l’espressione di problematiche individuali ma indica una disfunzione dell’intero sistema familiare; la diagnosi fa riferimento alla clinica ed al funzionamento del singolo e del suo gruppo di appartenenza all’interno dello specifico contesto.

L’intervento terapeutico si basa sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia e mira a modificare i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse familiari e rafforzando sia il funzionamento individuale che quello familiare.

Psicologia cognitivo-comportamentale

I NOSTRI SPECIALISTI:
Dr. Andrea FIORE >>

Psicologia cognitivo-comportamentale

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT, acronimo di Cognitive-Behavioral Therapy in inglese) è una forma di terapia psicologica basata su principi scientifici che si concentra sull’identificazione e sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti problematici al fine di migliorare la salute mentale e il benessere del paziente. Questo approccio terapeutico è ampiamente utilizzato per trattare una vasta gamma di disturbi mentali, tra cui ansia, depressione, disturbi dell’umore, disturbi alimentari, disturbi del sonno, e molti altri.

La CBT si basa su due componenti principali:

  • Componente cognitiva: questa parte della terapia si concentra sull’analisi e sulla modifica dei pensieri distorti o negativi che possono contribuire ai sintomi del paziente. Gli individui spesso hanno credenze irrazionali o pensieri automatici negativi che influenzano il loro stato emotivo e il loro comportamento. Il terapeuta aiuta il paziente a identificare questi schemi di pensiero dannosi e a sostituirli con pensieri più razionali e adattivi.
  • Componente comportamentale: questa parte della terapia si concentra sulla modifica dei comportamenti disfunzionali o autodistruttivi. Il terapeuta lavora con il paziente per sviluppare nuove abitudini e strategie di adattamento che favoriscano una maggiore salute mentale e un miglioramento del benessere. Questo può comportare l’apprendimento di nuove abilità sociali, la gestione dello stress, la desensibilizzazione sistematica per i pazienti con fobie, o l’esposizione graduale per i pazienti con disturbi d’ansia.

La CBT è una terapia a breve termine, che di solito dura da alcune settimane a alcuni mesi, a seconda della gravità del problema e del progresso del paziente. Questo approccio è altamente strutturato e orientato agli obiettivi, e richiede la collaborazione attiva del paziente. La CBT è supportata da una vasta base di evidenze scientifiche ed è spesso considerata uno dei trattamenti di prima linea per molti disturbi mentali.

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